Carmen Starnini
“Basta andare” è il mio motto.
Andare e vedere posti nuovi, stringere mani di colore diverso dalle mie, vedere luci al mattino che non assomigliano nemmeno un po’ a quelle di casa mia.
Amo parlare con persone che sono cresciute in un contesto molto diverso dal mio, che trovano giuste e normali delle cose che, secondo me, sono assurde.
Ad esempio, chiacchierare con un canadese che si rallegra molto del cambiamento climatico, raccontandomi che da loro in inverno diventa talmente freddo che, se getti l’acqua di un bicchiere in aria, quella si congela all’istante e cade per terra come un sasso… e quindi è “ovvio che qualche grado in più non può che essere benefico”.
O l’africano che orgoglioso mi mostra la sua capanna che naturalmente non ha né acqua né elettricità, e scandalizzatissimo si rifiuta categoricamente di lasciarmi comprare delle noccioline da condividere con lui perché no, sono a casa sua, sono ospite e non pago proprio nulla.
O quella bellissima ragazza omanita, che del tutto inaspettatamente si toglie il niquab davanti a me, e con un gran sorriso mi saluta e si presenta porgendomi la mano.
E poi ci sono i ricordi legati alla natura: il lemure che cerca di rubare la mia birra in Madagascar, un memorabile risveglio con le scimmie urlatrici in vena di scatenarsi in Costa Rica, l’emozionante volo, libero, maestoso e colorato dell’ara sopra la verdissima foresta amazzonica.
E tu prima rimani a bocca aperta, poi sorridi… e infine rifletti. Su tutto. E cambi un po’, perché ti diventa chiaro che stavolta la vita ti ha impartito una lezione che devi assolutamente imparare.
Ed è lo stesso spirito che porto nel mio lavoro: ascoltare chi entra in agenzia e trasformare i suoi sogni in viaggi autentici, sicuri e unici, capaci di lasciare ricordi che fanno bene al cuore.